0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, 377…

Nel 13°secolo il matematico pisano Fibonacci scoprì una successione di numeri dove assegnando i valori dei due primi termini, F0:= 0 ed F1:= 1,
e chiedendo che per ogni successivo sia Fn := Fn-1 + Fn-2 con n>1.
Il termine F0 viene aggiunto nel caso si voglia fare iniziare la successione con 0
Fibonacci iniziò la sua sequenza partendo come primo termine da F1:= 1.

0, 1,1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, 377, 610, 987, 1597, 2584, 4181, 6765… e così via

Il rapporto tra due termini successivi si avvicina molto rapidamente al numero decimale 0,618
Questo numero irrazionale , di cui 0,618 è una approssimazione, è noto con il nome di numero Aureo, e viene definito come  sezione aurea.

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Tale rapporto è stato considerato, sin dalla sua scoperta, come rappresentazione della legge universale dell’armonia.
La proporzione aurea fu molto utilizzata dagli antichi Greci come rapporto armonico nelle costruzioni architettoniche,
le ritroviamo nelle piramide egizie e nel Partenone nell’Acropoli Ateniese, e nelle rappresentazioni scultoree, per esempio nelle proporzioni delle Cariatidi che reggono l’Eretteo.
Nelle proporzioni della Gioconda di leonardo e soprattutto in Piero della Francesca.

Troviamo Fibonacci in botanica, in astronomia come nelle distanze tra il Sole e Marte e tra Giove e Plutone..distance che rispondono alla sequenza di Fibonacci.
E ancora nello schema riproduttivo delle api, in alcune conchiglie, anche in musica, in J.S.Bach, Mozart,Beethoven,Schubert,Strawinski fin ad arrivare a Lateralus dei t_o_o_l.